il grande romanzo americano, consigli e recensioni

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ali¢e
view post Posted on 18/9/2010, 12:15




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dunque. fra le mille lacune letterarie in cui sguazzo felice, c'è la letteratura americana.
ho deciso di colmare questa pozzanghera, ma con risultati pessimi.
prima, ho comprato "infinite jest", di forster wallace, che pascola ormai da anni sul mio comodino insultandomi: troppo, troppo pesante, soprattutto fisicamente
poi, ho preso un libro di mcewan. il libro mi è piaciuto, ma ho scoperto che mcewan è inglese, non americano.
mi sono fatta allora prestare "gang bang" di chuck palahniuk. ora, io mi auguro che gli altri suoi libri siano tali da meritargli la fama che ha, perchè questo l'ho trovato insulso nella trama e scialbo nella scrittura, praticamente il suo unico appeal è la pruderie.
ora sto fissando l'intera saga di bandini di fante che occhieggia dal comodino, ma dalle prime pagine non è che mi abbia presa più di tanto.
l'unico libro che in questa mia peregrinazione sono davvero felice di aver letto è "mattatoio nr 5" di vonnegut, bellissimo :wub:

siccome già so che presto tornerò in libreria a fare altri tentativi, e che finirò per prendere un'altra cantonata, mi consigliate voi dei buoni libri made in usa?

nota: "l'antologia di spoon river" e "il giovane holden" li ho già letti e amati, di heminguay invece non ho letto nulla perchè non so da quale iniziare per farmi conquistare

certa della vostra competente collaborazione, vi wubbo
 
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Li-zhen
view post Posted on 19/9/2010, 15:05




"Mattatoio nr 5"... :wub: :wub: :wub:
D.F.Wallace... :wub: :wub: :wub:
(effettivamente però iniziare con Infinite Jest forse è un pochino azzardato)
Personalmente amo molto il romanzo americano anche se non posso dire di essere un'esperta. In base alle mie letture posso consigliarti:

Francis S. Fitzgerald - Il grande Gatsby
Ernest Hemingway - Addio alle armi m'è piaciuto molto, Il vecchio e il mare un pò meno, mi sono invece arenata su I 49 racconti perchè sebbene alcuni siano davvero mirabili, altri li trovo ridondanti. E mi sono accorta di fare troppa fatica a leggere di corride e altre crudeltà, segno che evidentemente non era il periodo giusto per insistere nella lettura.
Vladimir Nabokov - Lolita
Philip Roth - Pastorale americana, per iniziare.
William Faulkner - L'urlo e il furore. Ostico per chi come me non ama il "flusso di coscienza", ma decisamente appagante.
Raymond Chandler - Il lungo addio
John Irving - Il mondo secondo Garp
John Fante - Io gli darei un'altra possibilità. Prova con Chiedi alla polvere almeno... :)
Paul Auster - Trilogia di New York
Michael Chabon - Le fantastiche avventure di Kavalier & Clay
Joe R. Lansdale - Non conoscendo i tuoi gusti non so se consigliartelo. Io lo adoro nei racconti (Maneggiare con cura), un pò meno nei romanzi della saga di Hap e Leonard. Notevole anche La notte del drive-in.
E tanti altri, solo che ora la memoria mi fa cilecca. Magari aggiungo più in là.
Se come me ami la fantascienza sociale ed esistenziale ti consiglio anche Asimov, P.K.Dick, Bradbury...
 
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girodiwino
view post Posted on 19/9/2010, 17:23




Così di primo acchito consiglierei "LA Confidential" di Ellroy e "Educazione di una canaglia" di Edward Bunker.

 
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view post Posted on 20/9/2010, 00:20
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Tuturu!
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Se vuoi andare sui classici, come grande romanzo americano ti consiglio Furore di Steinbeck. Un libro che, una volta letto, mi ha lasciato a bocca aperta per tutte le cose che aveva da dire.
Tra i contemporanei, oltre ai succitati Palahniuk e Landsdale, io adoro Dave Eggers (il recente Zeitoun, sull'Uragano Katrina, Erano solo ragazzi in cammino. Autobiografia di Valentino Achak Deng, sulla guerra in Sudan, o L'opera struggente di un formidabile genio, sua autobiografia, ancora più belli perché sono tutti storie assolutamente vere) e Douglas Coupland, che ha un'ironia e un modo di dire secondo me simile a Palahniuk ma senza quegli esasperati tentativi di stupire, di shoccare.
 
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eroggeno
view post Posted on 7/8/2012, 08:45




UP
concordo su Steinbeck, sia "Furore" che "Uomini e Topi" sono bellissii (e terribili, quindi ti deve piacere quel genere)

Il "papà" di tutti i romanzi americani è naturalmente Moby Dick di Herman Melville.

Purtroppo viene somministrato a scuola come una favoletta sulla balena bianca, quindi tutti pensaimodi saperecome sia il racconto.
In verità IMHO la caccia alla balena è quasi un pretesto, quello che conta è il quadro inc ui viene inserita, una cosa molto più profonda che ha dei tratti quasi ascetici, una lettura che provoca il mal di mare.
Però ad alcuni annoia e basta purtroppo

Ovviamente non si può non menzionare Allan Poe e Lovecraft, anche se hanno scritto principalmente racconti.
Restano IMHO molto godibili, ma dipende dai gusti.
Di sicuro loro due + Melville hanno avuto un'influenza DEVASTANTE su chi è venuto dopo, intutto il mondo.

Il consiglio su Steinbeck rimane dai :awesome:
 
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4 replies since 18/9/2010, 12:15   193 views
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